Identificare i rischi e agire prima che diventino un problema
Le imprese esportatrici svizzere si affidano alla SERV per tutelarsi dai rischi economici e politici legati alle operazioni all’estero. Ma cosa succede se si verifica un sinistro? Quali rischi entrano in gioco – non solo per i nostri contraenti, ma anche per la stessa SERV? In questa intervista, Claudia Oberle, responsabile del dipartimento Danni e recupero, e Meike Liatowitsch, responsabile del dipartimento Diritto, offrono uno sguardo sul lavoro quotidiano.
«Il nostro obiettivo non consiste solo nel garantire i rischi, bensì anche nell’individuarli tempestivamente», sottolinea Claudia Oberle. I rischi possono insorgere, ad esempio, in seguito a tensioni locali, regionali o geopolitiche, oppure a crisi sanitarie come la pandemia di coronavirus. Ciò può ostacolare o addirittura impedire i flussi di pagamento provenienti dall’estero. Tali rischi possono causare problemi di liquidità ai debitori esteri e, in ultima analisi, condurli all’insolvibilità.
Un’efficace gestione preventiva del rischio di sinistro è quindi essenziale per evitare danni il più precocemente possibile.
Gestione preventiva del rischio di sinistro alla SERV
Non appena si verificano circostanze che aumentano il rischio di sinistro – le cosiddette circostanze aggravanti del rischio – i contraenti devono informare immediatamente la SERV. Solo così la SERV può adottare tempestivamente misure al fine di evitare, per quanto possibile, il verificarsi di un sinistro. Tali misure comprendono, ad esempio, solleciti e procedure di incasso, oppure la comunicazione con il debitore.
Meike Liatowitsch dirige il dipartimento Diritto della SERV. Spiega che le circostanze aggravanti del rischio vanno in particolare considerate quando il debitore è in mora da oltre un mese, oppure quando emergono altre informazioni su un generale peggioramento della situazione patrimoniale del debitore o di un terzo coobbligato – un garante. Altre circostanze di aumento del rischio possono manifestarsi in relazione ai rischi politici assicurati o ai rischi di trasferimento – vale a dire quando è compromesso il regolare svolgimento dei pagamenti.
Se il debitore ha problemi di pagamento, è molto importante che il contraente prenda contatto con il debitore stesso – e, se necessario, la SERV offre supporto. Questo dovrebbe avvenire in caso di ritardi nei pagamenti o di altre constatazioni negative nel corso dell’operazione assicurativa. Per individuare il problema esatto, è necessario il coinvolgimento attivo del contraente. La soluzione può essere trovata solo attraverso la collaborazione.
Quando si verifica un caso grave: la liquidazione dei sinistri presso la SERV
Cosa succede se, nonostante tutte le misure preventive, si verifica un mancato pagamento? La SERV, come qualsiasi altra compagnia assicurativa, esamina i fatti e la richiesta di indennizzo con le relative prove documentali. Verifica inoltre se sussistono i presupposti legali per procedere all’indennizzo.
Secondo Meike Liatowitsch e Claudia Oberle, i presupposti essenziali per l’indennizzo sono che esista un credito esigibile e giuridicamente valido nei confronti dell’acquirente estero, che il debitore non abbia sollevato eccezioni o obiezioni, ossia vizi, e che il credito sia esigibile in via esecutiva. Se il premio è stato interamente versato e tutti gli altri requisiti per l’indennizzo sono soddisfatti, la SERV redige un rapporto di verifica del sinistro, ottiene l’approvazione dei soggetti competenti e procede al pagamento dell’indennizzo in tempi rapidi.
Quando il rimborso diventa una sfida: uno sguardo al recupero crediti della SERV
Dopo l’indennizzo, segue la fase di recupero crediti. «La SERV ha grande capacità di resistenza, ma non possiamo e non vogliamo rinunciare al denaro, poiché la SERV deve adempiere al proprio dovere di autonomia finanziaria», afferma Claudia Oberle, responsabile del recupero. «Insieme all’azienda assicurata – l’esportatore o la banca – cerchiamo di recuperare il denaro dal debitore estero».
Oltre alle classiche misure di sollecito e di incasso, esiste un’ampia gamma di possibili misure di recupero. Tra queste, ad esempio, accordi di rimborso con il debitore per consentire un pagamento sostenibile a lungo termine dei crediti in sospeso. «Laddove possibile, privilegiamo soluzioni extragiudiziali anziché lunghi procedimenti legali. In alcuni casi è utile anche il coinvolgimento di agenzie di recupero internazionali», aggiunge Claudia Oberle.
La varietà dei rischi
Le difficoltà aumentano quando si aggiungono rischi legali e quando il debitore estero è intenzionalmente inadempiente e non si fa più reperire. «Differenti sistemi giuridici, formulazioni contrattuali poco chiare o normative locali possono ostacolare il processo di rimborso. In questi casi ci vengono in aiuto l’esperienza, la sensibilità e la nostra rete internazionale, per portare a termine con successo le azioni di recupero», sottolinea l’esperta legale Meike Liatowitsch.
Non da ultimo, anche i rischi politici giocano un ruolo, ad esempio quando sanzioni, controlli valutari o instabilità politica rendono difficili o impossibili i pagamenti. Questi rischi, pur essendo coperti dalla SERV, possono complicare ulteriormente o addirittura rendere impossibile le operazioni di recupero.
«Esiste sempre il pericolo che un diritto di regresso non venga soddisfatto e che il credito, al termine della procedura di recupero, debba essere stralciato», spiega Meike Liatowitsch. Ciò avviene in particolare quando, a seguito di una procedura d’insolvenza o di un fallimento, non può essere onorato, o quando altre circostanze rendono definitivamente impossibile il pagamento.
«Lo stralcio di un credito è l’ultima ratio», sottolinea Claudia Oberle. «La SERV ha grande perseveranza e non rinunciamo finché vediamo anche una sola possibilità di recuperare il denaro».
«Abbiamo sempre parlato di rischi, ma il nostro punto di forza maggiore è la collaborazione – non solo all’interno della SERV, ma soprattutto con i nostri contraenti, con gli esperti e nello scambio con altre assicurazioni contro i rischi delle esportazione, che possono supportare le operazioni di recupero», concludono Claudia Oberle e Meike Liatowitsch.
Individuare i rischi. Assumersi responsabilità. Per l’export svizzero.
Difficoltà di liquidità, rifiuto di pagamento o rischi politici nei mercati di destinazione: la SERV impiega esperti nei settori legale, gestione danni e crediti. Insieme e con tenacia identificano rischi complessi e trovano soluzioni per la liquidazione dei sinistri e la gestione del regresso.
